Nuove uscite in libreria delle ICI EDIZIONI nel 2012

Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli

 

ICI Edizioni

Istituto   Italiano  di  Cultura  di  Napoli
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via Bernardo Cavallino, 89 (“la Cittadella”); 80131 Napoli (Italia)

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Direttore editoriale: Roberto Pasanisi

distribuite da

Collana di poesia in plaquette

dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli

diretta da Roberto Pasanisi

NUGAE

sigla Catalogo degli Editori Italiani: NU

13. Federica Minozzi, Frammenti misti (Prefazione di Giovanni Teresi) € 10 ISBN 88-89203-78-1

dalla Prefazione

 

Nella poesia di Federica Minozzi emerge e regna l’Io: quella soggettività che nasce dalla pura interiorità di una voce lirica, che appare insieme lontanissima e vicina, remota e familiare come nella lirica Inganno: « […] Il volto si rivela/ per quello che è./Dietro gli occhi/ parole gonfie di inganni.».

Nelle sue poesie, la nostra mette a nudo la particolarità della sua anima, che soprattutto è spirituale, libera. È la libertà creaturale che la espone ad una pericolosa autodeterminazione, che la getta nel dubbio e nel conflitto delle infinite possibilità, nell’oceano impossibile della scelta e della responsabilità, nel tormento del giudizio che autocondanna, nel vortice tumultuoso di un amore che esalta e che devasta. « Maschera sul volto/ grottesca paradia dell’Io/ [… ] / La mente/ sola/ si eleva/ indomita/ fluttua nell’immenso/ onda senza meta.» dall’ Amletico dubbio e « […] Ogni attimo di Noi/ racchiude/ un Universo intero. »  in Paradigma dell’Essere. Conoscere se stessi è il fulcro di ogni vera trasformazione e crescita personale: anche se crediamo di conoscerci, in realtà conosciamo solo lo strato più superficiale del nostro essere – l’ego – fatto di abitudini meccaniche, di maschere e corazze, di credenze. Con Poesia Federica Minozzi, dando importanza al significato delle parole che « […] attraversano/ lo specchio del reale./ Incompiutimessaggeri/ evocano/ mondi perduti », esprime le sensazioni, le emozioni, i sentimenti che appartengono al lato ‘irrazionale’ tanto da poter contattare il nucleo più profondo e genuino dell’essere descritto nella lirica Intima deflagrazione: « […] Sentimento e ragione alienati/si allineano/ in rinnovato equilibrio/ filo precario sospeso nel vuoto. »

Poesia è anche bellezza, che in un certo senso dà immortalità. Infine mi piace ricordare un frammento della poesia di Saffo quando, rivolta all’amatissima figlia Cleide, dichiara che « qualcuno si ricorderà di noi in futuro ».

                                                                                                                            

 

Giovanni Teresi

14. Maria Rossi, Tempera di salute (con un disegno elettronico di Roberto Pasanisi, E…)  (Prefazione di Roberto Pasanisi) € 8 ISBN 88-89203-79-X

Prefazione

Come scriveva la Rochefoucauld, «Non si desidera mai ardentemente ciò che si desidera solo con la ragione». E ragione e cuore si intrecciano con tenue ma appassionata delicatezza in codeste ariette dei sentimenti familiari, dei ricordi gentili di tutta una vita, delle fascinazioni soavi di quella regione fragile e multicolore dell’incontro fra anime in sogno.

Ce lo dice l’autrice stessa, quando nell’ouverture della raccoltina si chiede, con aerea levità:

Tu inserisci un perché…

Perché… ti amo
e volo all’orizzonte
fatato di sogni,
in un aere lieto.
Chi sa più di me?
Tanti o forse nessuno…

Certo, «non si giudica chi si ama» (J.P. Sartre); ma se ne chiede la comprensione profonda, quella senza ‘perché’, quella che corre attraverso gli sguardi e le espressioni, le sensazioni condivise e le intuizioni rapinose, quasi come di cavalcantiani spiritelli che volano impetuosi da cuore a cuore…

È una poesia della compagnia, dell’unità, dello stare insieme parentale e sereno, quella di Maria: sul filo orlato dei ricordi come su quello intessuto del presente, nella continuità della vita che va oltre la vita, trovando nel particolare di un gesto, di un nome, di un ammiccamento il senso più sommesso ma nel contempo rimarcato dell’universale, del vivere vero.

Sì, perché «non si gode a possedere qualcosa senza compagnia», diceva Erasmo da Rotterdam.

E la poetessa lo sa bene, e ce lo dice con voce tremula di emozione ma non timida di passione: ricordandoci, con Claude Adrien Helvetius, che «non si vive se non il tempo che si ama».

Roberto Pasanisi

Collana di narrativa

dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli

già diretta da Giorgio Saviane

LA BELLEZZA

sigla Catalogo degli Editori Italiani: BEL

43. Salvatore Piccoli, Le stagioni di Fondachello e altri spiriti (Prefazione di Giovanni Teresi) € 10  ISBN 88-89203-81-1

dalla Prefazione

 

Nell’opera “Le stagioni di Fondachello ed altri spiriti”, raccolta di racconti brevi di Salvatore Piccoli, l’autore, perlustrando le latitudini narrative e figurative di Fondachello, quartiere rurale di Catanzaro, ne condivide i toni, gli accenti, perdendosi volentieri in quei meandri avvertiti come familiari.

In un quadro geopolitico percepito come incerto e problematico, la pedagogia dell’ambiente identifica un ambito di discorso che ha per oggetto l’analisi del rapporto tra formazione umana ed ambiente stesso, nelle sue diverse forme storico-culturali. “Le parole s’affannavano tra i ragazzi delle marine e noi montanari, le cicche volavano via come farfalle vermiglie e le urla scomposte s’acquietavano alle 8,30… Nella classe imperiose parole reprimevano i sogni”.

Il sussurrare con garbo le proprie verità, la semplicità apparente; la magia della poesia; l’investigazione sulle radici fondative, sono le espressive venature sul mito, sulla fiaba presenti nei racconti: “Una piccola strada” e “Le valli del silenzio” ove Salvatore Piccoli, con precisa configurazione estetica, psichica e spirituale abita stabilmente lo spazio della propria sensibilità artistica. “I miei occhi scorrevano verso le valli dolcissime di velluto verde e lì si perdevano per attimi senza fine.”.

                                                                                                                              Giovanni Teresi

Collana di saggistica

dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli

già diretta da Franco Fortini

LETTERE  ITALIANE

sigla Catalogo degli Editori Italiani: LI

11. Steven Carter, Acanthas (Prefazione di Valentina Schiattarella) € 10  ISBN 88-89203-68-4

from the Preface

As announced in the preface of his third volume The New Devil’s Dictionary, Steven Carter abandons the didactic style, although already over the top and with a strong satirical vein, of definitions to devote himself to a collection of thoughts in the form of aphorisms.

Acanthas, a Greek word, thorn: one might almost wonder why this name. Maybe a return to a more classical style, maybe the use of lighter tones? So what is the difference from his earlier works? What changed?

Like when we are assembling something, we can decide to venture on our own or we can choose, on the other side, to be directed by the instructions that provide us with brief but sometimes necessary guidelines. The difference is that what we are creating, assembling, is not an object but our view on the world

Valentina Schiattarella

dalla Prefazione

Come annunciato nella prefazione al terzo volume The New Devil’s Dictionary, Steven Carter abbandona lo stile didascalico, sebbene sopra le righe e con una forte vena satirica, delle definizioni per dare spazio ad una raccolta di pensieri sotto forma di aforismi.

Acanthas, parola greca, spina: verrebbe quasi da chiedersi il perché di questo nome. Forse un ritorno ad uno stile più classico, forse l’uso di toni più leggeri? E allora qual è la differenza con le sue opere precedenti? Quale cambiamento?

Come in un montaggio, possiamo decidere di avventurarci da soli o scegliere invece di farci indirizzare dal libretto d’istruzioni che ci fornisce, brevi ma talvolta indispensabili, linee guida. La differenza è che ciò che stiamo montando, assemblando, non è un oggetto ma il nostro sguardo sul mondo.

Valentina Schiattarella

Biografia dell’autore Steven Carter, professore di Inglese all’Università Statale della California di Bakersfield (USA), è nato nel 1943 a Klamath Falls, nell’Oregon. Yes and No viene pubblicato a séguito dei due Premî “Nuove Lettere” vinti dall’autore nel ’99 e nel 2000.

Education: Ph.D. in English, University of Arizona-May, 1985; M.F.A. in Creative Writing, University of Arizona-December, 1977; M.A. in English, University of Arizona-August, 1968; B.A. in English, University of California, Berkeley-June, 1967.

Teaching Experience: Professor of English, California State University, Bakersfield, 1986-present; Senior Fulbright Fellow in American Studies, Uniwersytet Marii Curie-Sklodowskiej, Lublin, Poland, fall semester, 1991-92; Lecturer in English, California State University, Bakersfield, 1985-1986; Lecturer in English, University of Arizona, 1982-85; Graduate Associate in Teaching, University of Arizona, 1973-82; Instructor of English, University of Hawaii, Honolulu, 1968-71.

Publications (Books): Leopards in the Temple: Studies in American Popular Culture, Revised and Expanded Second Edition, International Scholars Publications, l999; A Do-It-Yourself Dystopia: The Americanization of Big Brother. University; Press of America, 2000; Expecting the Barbarians and Other Essays. Foreword by Arthur J. Spring. University Press of America, forthcoming 2001; Bearing Across: Studies in Literature and Science. Foreword by Burt Kimmelman, University Press of America, forthcoming 2001. Devotions to the Text. Foreword by Edwin J. Barton. University Press of America, forthcoming 2002.

Awards: 1989 Schachterle Prize awarded by the National Society for Literature and Science to “Maximus and the Quantum of Action: Fields of Spacetime and the ‘I’ in Charles Olson’s The Maximus Poems,” as the best essay in the area of Literature and Science; Senior Fulbright Fellowship, Uniwersytet Marii Curie-Sklodowskiej, Lublin, Poland, fall semester, 1991-92; 1999 “Nuove Lettere” International Poetry and Literature Prize awarded to “Democracy and Doublethink” by the Istituto Italiano di Cultura di Napoli, Italy; 2000 “Nuove Lettere” International Poetry and Literature Prize awarded to “The Two Infinites” by the Istituto Italiano di Cultura di Napoli, Italy.

9. Tiziano Soldavini, Arteterapia linguaggio non convenzionale (Prefazione di Roberto Pasanisi) € 20 ISBN 88-89203-49-8

dalla Prefazione L’Arteterapia come psicologia clinica

«La creatività artistica esprime l’indicibile del soggetto

per la comunicazione con l’altro, il terapeuta».

Christian Picard

 

«Noi non abbiamo la possibilità di realizzare questo o quello

ma la libertà di fare ciò che è necessario o nulla;

ed un compito che la necessità della storia ha posto

verrà realizzato con il singolo o contro di esso.

Ducunt fata volentem, nolentem trahunt».

Oswald Spengler, Il tramonto dell’Occidente

Tiziano Soldavini, con Arteterapia: linguaggio non convenzionale, pubblica un libro di cui sentivamo un bisogno non più rinviabile, e non solo fra gli ‘addetti ai lavori’, ma anche fra tutti i cultori della psicologia in generale, segnatamente clinica: un saggio, quello di don Tiziano, che sa contemperare, con sapiente misura, la teoria e la prassi, una storia essenziale e le prospettive future più rilevanti dell’Arteterapia nella sua vera essenza, ovvero come psicoterapia d’avanguardia; eclettica e sperimentale sì, ma autonoma e completa nei suoi mezzi, nei suoi variegati presupposti teorici come nell’avvincente sua pratica clinica.

In questo senso, l’Arteterapia, come l’arte, deve andare al di là della desiderabilità sociale e del politically correct; o, come si potrebbe dire, mutatis mutandis, dello psychologically correct: libertà, creatività, dinamismo psicologico, autorealizzazione e autovalorizzazione, eterocentrismo e positivizzazione del narcisismo sono gli emozionanti obiettivi generali della terapia, assolutamente prioritarî e alternativi rispetto ai valori (disvalori?) conformistici correnti nella nostra società al suo spengleriano tramonto, Der Untergang des Abendlandes.

Roberto Pasanisi

10. Lidia Ferrara, Con rispondenze in videopagine (Prefazione di Elio Pecora – Postfazione di Giuseppe Cimmino) € 15 ISBN 88-89203-58-7

                        dalla Prefazione

In tanti modi si può leggere, nel senso di intendere, percepire, nutrire mente e anima, muovere  i sentimenti, così da intravedere altre strade, da avviare un altro cammino. Questo e molto altro  vuole provare Lidia Ferrara consegnandoci-donandoci un suo ultimo lavoro che è anche un gioco, anche un’impresa mirabile e preziosa, ma soprattutto un gesto – nel senso del movimento insieme interiore ed esteriore – che parte dall’amore e ad esso torna come impasto di dolore e di gioia, di intelligenza dell’esistere e di inesausta interrogazione di sé e del mondo.

Il lettore, reso partecipe di quanto lo attrae e lo commuove (la mano tesa della piccola verso la lucentezza natalizia; il volto  della donna che portava sulle spalle a scuola il figlio disabile e che, dopo la morte, ne benedice il passaggio; le fotografie di un amore durato nella memoria; insomma il molto che è solo un cenno delle verità nascoste in apparenze fuggevoli) esce da queste pagine, da questa narrazione complessa e pure scarna e immediata, fortemente consapevole di una misura del vivere ancora tutta da apprendere e da conquistare.

Elio  Pecora

11. Antonietta Benagiano, Di quell’amor… (Prefazione di Roberto Pasanisi) € 15 ISBN 88-89203-71-4

dalla Prefazione

Come diceva Proust, «L’amore è lo spazio e il tempo resi sensibili al cuore». E qui, codesta poesia fresca, degli anni giovanili della poetessa, si struttura proprio fra due livelli: un’emozionante meditazione metafisica sullo spazio e sul tempo; un canzoniere gentile, stilnovisticamente rievocato attraverso mitemi di luce e colore di medievale memoria.

Das Ewig-Weibliche: è qui in fondo, intorno all’ ‘eterno femminino’ che discetta l’autrice, del quale prova a darci un eliotiano ‘correlativo oggettivo’ attraverso versi ed immagini innocenti e chiari come l’acqua, appassionati come l’amore.

Roberto Pasanisi

12. Nicola Maggiarra, Le avventure di Giovannone e altre favolose storie (Prefazione di Daniela Morante) € 10 ISBN 88-89203-77-3

dalla Prefazione Candide, la saggezza  popolare e l’anima delle cose

C’era una volta la fiaba che aveva tra le sue finalità quello di  infondere nei bambini un senso etico del comportamento, da imprimere e consolidare nel futuro della loro vita. Davanti ad un fuoco d’inverno, in una masseria di campagna o nella penombra di una stanzetta, distesi e rilassati nel tepore delle coperte, l’immaginario fiabesco risvegliava e portava alla coscienza difetti e virtù, contraddizioni e desideri  dell’animo umano. Mostri, fate e vampiri, elfi ed orchi, popolavano così la parola narrata, sussurrata, notturna e inusuale, distante dalle incombenze del presente o dai dubbi sul futuro, accompagnando narratore e ascoltatore nelle profondità misteriose dell’insondabile e dell’invisibile.

Le avventure fiabesche  di Maggiarra vengono così da lontano, ma parlano vicino al cuore un linguaggio che vivifica e fa pensare. Esse non sono solo rivolte ai bambini, che ben comprendono empaticamente la semplicità di Giovannone, o la possibile gioia e sofferenza  di una pianta o una casa, ma regalano anche a noi adulti, dimentichi e frenetici, sufficientemente nevrotici, una piccola faglia di luce per stemperare e dissolvere,  semmai con la riflessione, la pesantezza di granitici pensieri.

Daniela Morante

RIVISTE

“Nuove Lettere” (rivista  internazionale di poesia e letteratura dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli)
1990-
€ 30 all’anno

ISSN 1126-2559

Collana di narrativa elettronica

dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli

diretta daMaria Peruzzini

LA CITTADELLA

  1. Giovanni Teresi, Racconti di altri tempi (Prefazione di Laura Piacentini) € 5 88-89203-80-3

dalla Prefazione

Un odore sentito per caso ha  l’impareggiabile potere di rimaterializzare  i nostri ricordi del passato, all’improvviso, come  una scintilla per un bel fuoco. Niente è memorabile, niente sollecita tutti gli altri sensi,  come quel certo  profumo che zaffato ci permette di viaggiare nel tempo e come sostiene Gaston Bachelard, è quel “particolare immenso” che ci guida in un istante al cuore delle cose.

Dallo stile sobrio, dove l’elemento di continuità con il passato resta il ricordo ed il soffermarsi sulla vita vissuta, ha l’abilità di saper descrivere la sua gente, la povertà contadina  (“…i pescatori con le facce aggrinzite dalla salsedine…”)  che ha fatto la storia di quei luoghi,  quella storia che è la nostra maestra di vita.

                                                                                          Laura Piacentini

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