… e irruppe il vento
Ci ritrovammo come per caso
le braccia e il corpo appoggiati
a una pianta che ci sorrideva
in mezzo al campo dei nostri anni.
Non ne riconoscemmo i frutti
e li mangiammo acerbi
altri lasciammo marcire senza coglierli
eppure la pianta ci sorrideva
in mezzo al campo dei nostri anni
Un’orda di formiche s’affrettava
a cancellare le mie orme
sulla sabbia bagnata
come non bastassero le onde
ossessive implacabili nemiche
della mia memoria.
Nessuno dirà che sono passato
Perché il solo cormorano che mi vide
Se n’è volato lontano
…….o forse l’ho solo immaginato.
Avevo le lacrime
piene dei miei occhi
e per asciugarle
sono rimasto cieco
Ad ogni istante
accarezzo il tuo corpo
che non c’è
ascolto la tua voce muta
mi invento il bene che mi neghi
cerco il tuo amore instabile
come l’ombra di uno scoiattolo
che rincorre il sole.
Risorgo da sempre
Come il sole
Mentre tu, come la luna,
così a lungo mi lasci al buio.
……..e irruppe il vento
scompigliando a te i capelli
a me i pensieri.
I suoni della tua presenza
si sono allontanati
lasciando spazio ad un assordante
silenzio che mi parla solo di te.
Edoardo Szego