Novità ICI EDIZIONI 2019: in libreria il capolavoro di Mahfuz Il cuore della notte (Premio Nobel 1988)

Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli

ICI Edizioni

Istituto   Italiano  di  Cultura  di  Napoli
I C I

via Bernardo Cavallino, 89 (“la Cittadella”); 80131 Napoli (Italia)

tel. 081 / 546 16 62 –  fax 081 / 220 30 22 – tel. mobile 339 / 285 82 43
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prefisso editore: 8889203 – codice Alice: 44935 – codice editore: 206490

 Direttore editoriale: Roberto Pasanisi

Distribuite in libreria da

LIBRI DIFFUSI

L’Istituto Italiano di Cultura di Napoli (ICI) (www.istitalianodicultura.org; ici@istitalianodicultura.org), in collaborazione con la rivista internazionale di poesia e letteratura “Nuove Lettere” (da esso edita), pubblica cinque collane editoriali: due di poesia (entrambe dirette da Roberto Pasanisi: una intitolata Lo specchio oscuro, l’altra — di plaquette — intitolata Nugae); due di narrativa (una già diretta da Giorgio Saviane ed intitolata La bellezza;l’altra — di plaquette — diretta da Roberto Pasanisi ed intitolata Gli angeli); e due di saggistica letteraria (una già diretta da Franco Fortini ed intitolata Lettere Italiane; l’altra — di plaquette — diretta da Roberto Pasanisi ed intitolata Romanitas).

Le ICI Edizioni Elettroniche pubblicano tre collane di libri elettronici: una di poesia (Adriana), una di narrativa (La Cittadella) e una di saggistica (Neapolis).

Il Comitato di lettura delle Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli (ICI Edizioni) è costituito da Constantin Frosin (Lingua e letteratura francese, Università “Danubius”, Galaţi; scrittore), Antonio Illiano (Lingua e letteratura italiana, University of North Carolina at Chapel Hill), Roberto Pasanisi (Psicologia clinica; Cinematografia; Teoria e analisi del cinema, Polo Universitario “Principe di Napoli”; direttore, Istituto Italiano di Cultura di Napoli; direttore, “Nuove Lettere”; scrittore), Mario Susko (Letteratura americana, State University of New York, Nassau; scrittore), Násos Vaghenás (Teoria e critica letteraria, Università di Atene; scrittore) e Nguyen Van Hoan (Letteratura italiana e Letteratura vietnamita, Università di Hanoi).

Collana di narrativa

dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli

già diretta da Giorgio Saviane

LA BELLEZZA

 sigla Catalogo degli Editori Italiani: BEL

 45. Luigi Terreri, Il salto (Prefazione di Germana Alberti) € 16 ISBN 88-89203-01-3

 46. Nagib Mahfuz, Il cuore della notte (Prefazione e traduzione di Luciano Mastrogiacomo) € 15 2019 ISBN 978-88-85605-05-3

Il Cuore della notte di Nagib Mahfuz

Nagib Mahfuz è nato nel dicembre del 1911 al Cairo. Laureatosi in filosofia nel 1934 presso l’università del Cairo (allora detta re Fuad I), dopo due anni di attività presso la stessa università, dove restava impiegato presso la segreteria, decise di iniziare a scrivere. Dal 1939 ha lavorato nel Ministero degli Affari Religiosi (in arabo Awqaf ) che ha lasciato nel 1954, anno della presa di potere di Nasser, perdivenire prima direttore artistico al Ministero della cultura e successivamente direttore della Fondazione del cinema, incarico lasciato nel 1972 per andare in pensione.

L’esperienza cinematografica ha offerto a Mahfuz l’occasione di far conoscere i suoi libri anche a chi non li aveva mai letti, infatti dal 1960 i romanzi dello scrittore sono stati continuamente adottati per il grande schermo. Alla sua opera si ispirano circa sessanta film, per circa un terzo dei quali Mahfuz ha svolto la funzione di sceneggiatore o soggettista. Il 1954 è stato un anno importante nella vita dello scrittore che, all’età di quarantadue anni, si è sposato. L’età particolarmente avanzata per i costumi egiziani in cui Mahfuz ha trovato l’anima gemella si spiega con alcune delusioni amorose nella sua gioventù, esperienze riflesse in diversi suoi romanzi in cui si verificano situazioni di matrimoni non realizzati.

Nella sua vita, oltre l’amore per la letteratura ci sono state due altre passioni da segnalare, vale a dire il gioco del calcio e la musica orientale amata sin da bambino grazie alle canzoni di Sayyid Darwish, compositore, tra l’altro, della musica dell’inno nazionale egiziano, e poi grazie alla famosa Umm Kulthum, autentico monumento della canzone egiziana e araba, talmente apprezzata dallo scrittore da dare a una delle sue figlie il nome della cantante.

Nella sua patria ha scritto per molte riviste e giornali famosi. È stato il primo scrittore della letteratura araba a vincere il premio Nobel nel 1988 ritirato dalle figlie a Stoccolma, dove l’autore non si è voluto recare coerentemente col suo carattere schivo e riservato. Dopo il prestigioso riconoscimento gli è stata eretta una statua in una piazza del Cairo. Il 14 ottobre del 1994 ha subito un attentato ad opera di integralisti islamici di cui ha sofferto le conseguenze al braccio destro fino alla morte, ciò nonostante, anche dopo l’attentato ha continuato a scrivere tutti i giorni, seppur brevemente e con grande impegno e forza di volontà. Sebbene, a causa delle minacce degli integralisti, abbia dovuto osservare misure di sicurezza negli spostamenti ed una certa cautela per motivi di salute e l’età molto avanzata, negli ultimi anni di vita ha continuato a frequentare i caffè in compagnia dei suoi amici e ad interessarsi dell’attività di giovani scrittori e di avvenimenti politici, sociali e culturali, soprattutto in relazione all’Egitto, sua amata terra. È morto al Cairo nell’agosto del 2006.

Cenni sull’opera di Mahfuz

L’inizio della sua attività letteraria, dal 1939 al 1944, si è caratterizzato per racconti basati sulla storia dell’antico Egitto in linea colla corrente detta faraonismo. Successivamente lo sviluppo della produzione segna un momento fondamentale della carriera di Mahfuz in cui l’autore studia con realismo la società egiziana. Infatti nel 1945 con “Il Cairo nuovo” e poi nel 1947 con “Vicolo del mortaio” inizia a trattare la vita della capitale della sua nazione, inserendo nelle sue opere i vicoli, le piazze, i caffè del Cairo. La città natale è vissuta con molto amore dallo scrittore che, comunque, non esita a mostrarne le piaghe sociali e politiche rappresentate spesso nei vizi dei personaggi dei suoi romanzi e racconti. Il culmine di questo momento così significativo dell’attività di Mahfuz è raggiunto nella pubblicazione (1956-57) della cosiddetta “Trilogia del Cairo” costituita da “ Tra i due palazzi” da “Il palazzo del desiderio ” e da “al-Sukkariyya”, cioè il nome diuna strada cairota traducibile come “La via dello zucchero”. Nel 1959 il romanzo Il rione dei ragazzi incontrò una forte critica da parte delle autorità religiose islamiche e il testo venne ritirato dal mercato librario egiziano per comparire nel 1967 in Libano, inoltre alla fine degli anni ottanta, quando l’autore acquisì molta notorietà, lo stesso romanzo fu accusato di blasfemia, un’accusa molto grave nel mondo islamico che portò due attentatori a cercare di ucciderlo.

Con gli anni sessanta inizia una nuova fase in cui Mahfuz sposta l’obiettivo della sua analisi sull’interazione fra il pensiero dell’individuo e la realtà esterna facendo grande uso del flusso della coscienza, mostrando più interesse per la psicologia dei personaggi e ricorrendo spesso al simbolismo, un esempio di queste caratteristiche è Il ladro e i cani. Verso la metà degli anni settanta si può individuare un ulteriore momento della sua produzione letteraria in cui il simbolismo diviene ancora più accentuato e nel quale torna alla letteratura araba d’origine per quanto riguarda i modi narrativi come si vede nelle Notti delle Mille e una notte, tale caratteristica determina una minore unità organica nelle sue composizioni, mentre i temi trattati sono vari e spaziano dal romanzo psicologico a quello biografico. Nella fase finale della sua vita, dopo l’attentato del 1984 e la riabilitazione parziale, è stato costretto a limitare la sua produzione letteraria.

Mahfuz, pur evitando toni fortemente polemici e un diretto impegno in politica, è stato sempre uno scrittore socialmente impegnato con un forte interesse per il problema dell’ingiustizia sociale. Nelle sue opere, i personaggi dall’esito personale felice sono quelli spinti da motivazioni altruistiche, mentre chi ricerca il proprio bene è condannato all’infelicità o a una fine infelice. La visione dell’esistenza dello scrittore è tragica e la scansione della tragedia è determinata dal tempo che talvolta segue i personaggi fino ad assestare il colpo di grazia, ma l’uomo, pur subendo tale condizione tragica, non si arrende e persegue alcuni ideali positivi come la lotta per l’uguaglianza e il progresso scientifico. L’autore inserisce nella sua produzione tutti i tipi di personaggi della vita quotidiana. I protagonisti delle opere di Mahfuz sono in apparenza gli uomini, ma in realtà le loro azioni sono in funzione delle donne, che si rivelano artefici importanti della trama dei romanzi, pur rimanendo in posizione relativamente defilata. Mogli, sorelle, fidanzate, amanti, prostitute, pervadono i pensieri degli uomini e ne determinano azioni e destino. Altro aspetto da tenere in considerazione è che Mahfuz ama visceralmente la sua città natale, il Cairo, dove ambienta la maggior parte delle sue opere, infatti secondo l’autore la capitale dell’Egitto può essere lo sfondo universale di problemi, interrogativi e sentimenti comuni ai cairoti e a tutti gli esseri umani, a tal proposito va ribadito che il lavoro che meglio si presta a tale considerazione è la “Trilogia”.

Prefazione

      Il cuore della notte, racconto di Nagib Mahfuz pubblicato nel 1975,sviluppa una trama di ispirazione realista come, per citare alcune opere tradotte in italiano, Il vicolo del Mortaio o Tra i due palazzi, e mostra la notevole capacità dell’autore nel descrivere i caratteri dei personaggi. La narrazione si svolge nell’ambito di un dialogo fra un interlocutore, di cui non si menziona il nome, che lavora in un Ministero e Jafar al -Rawi, il nipote di un ricco proprietario terriero, che, durante una di quelle lunghe e piacevoli notti trascorse in un caffè del Cairo, racconta la sua tormentata esistenza. Davanti agli occhi del lettore si svolge una vita intensa, nell’infanzia della quale si verifica la prima tragedia personale e cioè la perdita dei due genitori, quindi si narra dell’adozione del bambino da parte del nonno paterno, che inculcò a Jafar l’amore per la religione e per il canto, ma il rapporto coll’anziano parente, non è mai completamente affettuoso, anche perché Jafar non può accettare che suo padre venne allontanato da casa dal nonno stesso. Finché a un certo punto il protagonista arriva alla ribellione, infatti, nonostante il parere negativo del suo caro amico d’infanzia Muhammad Shakrun, concretizza il suo desiderio di sposare una zingara, Marwanah, simbolo di passione e di follia, come scritto nella narrazione. Tale unione dalle conseguenze difficili per la sua vita, che induce il nonno a cacciarlo di casa, non ha un esito felice e termina in un divorzio. Successivamente Jafar si risposa con Huda, una donna di buona famiglia e con più anni di lui, situazione insolita in un contesto islamico, che lo induce a laurearsi e a istruirsi, tale approdo alla cultura lo avvicina alla conoscenza della politica e lo porta a cadere nel grave errore dell’omicidio in un momento di perdita di lucidità. Quindi passa vari anni in carcere e, una volta uscitone, si trova immerso in una situazione di misera povertà, ma conserva il suo orgoglio e la sua dignità rifiutando un sussidio propostogli dallo stato, poiché non lo ritiene equo per i suoi diritti.

La difficile vita del protagonista, che si ribella al modo tradizionale di impostare i rapporti familiari, si intreccia a contenuti sociali, religiosi e politici. L’elemento sociale è presente, tra l’altro, nella relazione uomo-donna nella quale Jafar vive in modo assolutamente paritario il rapporto con le due mogli, senza avere il minimo pensiero di dominarle o di assoggettarle alla sua volontà, fornendo così al lettore un esempio positivo nella relazione tra i due sessi, spesso sbilanciata a chiaro vantaggio dell’uomo nella società islamica e soprattutto nei suoi ceti meno abbienti. Il fattore religioso, storicamente centrale nella mentalità musulmana, come lo stesso autore ha potuto confermarci quando lo abbiamo incontrato al Cairo nel 1988, e che sancisce una differenza netta fra il pensiero europeo contemporaneo e quello islamico, sottende le linee di fondo del racconto e costituisce il termine di paragone dell’evoluzione del pensiero del protagonista. Quest’ultimo, però nella ricerca di un akthar min al-din, cioè altri valori e problematiche oltre alla religione, data per acquisizione scontata, approda dapprima alla passionalità e alla ribellione ad ogni vincolo familiare, seppure il vincolo rappresentato dal nonno, che lo accoglie dopo la perdita dei genitori, poteva essere fonte di tranquillità e ricchezza nella sua vita. Ma tale ribellione sfocia nella forza dirompente e distruggente della passione concretizzata nel primo matrimonio con la bella e passionale Marwanah, dopo tale esperienza Ja’far approda, con maggiore maturità, alla fase finale dell’evoluzione del suo pensiero e cioè alla politica che si sviluppa nel culto della ragione e infine nella creazione di una sua ideologia.

Nel racconto si trova rispecchiata una componente tipica di Mahfuz e cioè la tragedia che si consuma nel tempo, infatti si nota come Jafar, nella sua ricerca di identità e di coerenza colle proprie idee lasci tutte le sicurezze della vita per vivere situazioni che, se da un lato ne consentono uno sviluppo della personalità dall’altro lo portano a vivere la sua esistenza sulla scia della tragedia della morte del padre e della madre persi durante la sua infanzia e dei quali ha conosciuto ben poco. In conclusione l’insoddisfazione del protagonista, avvertita sia in relazione alle consuetudini imposte dalla società, sia nel vivere la vita secondo le passioni o secondo gli ideali politici, lascia aperto un interrogativo grazie al quale il lettore sembra essere invitato a scoprire quale potrebbe essere l’approdo finale del cammino di Jafar, descritto, pur nella sua encomiabile fierezza e grande dignità in una situazione davvero difficile nelle pagine finali dopo aver scoperto che del palazzo in cui aveva trascorso la sua infanzia restano solo delle rovine.

Collana di saggistica

dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli

già diretta da Franco Fortini

LETTERE  ITALIANE

sigla Catalogo degli Editori Italiani: LI

Marcello Maviglia, Il trauma storico dei Nativi americani. Sofferenza e rinascita (Prefazione di Roberto Pasanisi) 2019 in preparazione

Si tratta del primo libro in assoluto pubblicato direttamente in Italia sul tema dei Nativi americani.

L’autore, Marcello Maviglia (psichiatra e storiografo; professore presso il Dipartimento di medicina di base dell’Università del Nuovo Messico, USA, e consulente scientifico per il Centro per la Salute dei Nativi Americani), è uno dei maggiori esperti al mondo della drammatica e tragica quaestio indiana negli Stati Uniti.

1. Franco Trifuoggi, Lettura delle lirica tursitana di Albino Pierro (Prefazione di Gennaro Savarese – Nota di Maria Rita Pierro) € 40 ISBN 88-89203-09-9

2. Olimpia Jannel Della Valle – Tiziana Guerriero Varvesi, Guido e Paolo Della Valle, due ragazzi di fine Ottocento (Prefazione di Tiziana Guerriero Varvesi) € 40 ISBN 88-89203-05-6

3. Steven Carter, Yes and No. The Meaning of Suffering in a Looking Glass Universe (Prefazione di Franca Gerli) € 25 ISBN 88-89203-04-8

4. Paola Dei, Passioni Pettegolezzi & Amori Segreti. Creatività e vita in Arteterapia (Prefazione di Enza Billi) € 25 ISBN 88-89203-03-X

5. Steven Carter, The New Devil’s Dictionary (Volume I) (Foreword by Ambrose Bierce – Prefazione di Amélia Eunice Albuquerque de Moura Tavares) € 25  ISBN 88-89203-31-5

6. Giancarlo Vecchi, Leo Longanesi in controluce (Prefazione di Alessandra Romano) € 35  ISBN 88-89203-37-4

7. Lucy Simonato, Holding the mirror up to the English (Prefazione di Maria Grazia Cantoni) € 12  ISBN 88-89203-41-2

8. Steven Carter, The New Devil’s Dictionary (Volume II) (with a new Foreword by Ambrose Bierce – Prefazione di Amélia Eunice Albuquerque de Moura Tavares) € 18  ISBN 88-89203-43-9

9. Steven Carter, The New Devil’s Dictionary (Volume III) (with a new Foreword by Ambrose Bierce – Prefazione di Valentina Schiattarella) € 16  ISBN 88-89203-54-4

10. Salvatore Piccoli, Scritti storici e letterari (Prefazione di Antonietta Benagiano) € 10  ISBN 88-89203-63-3

11. Steven Carter, Acanthas (Prefazione di Valentina Schiattarella) € 10  ISBN 88-89203-68-4

12. Laura Ortolani Serafini, La gaia scuola. Le scoperte di una didattica attiva (Prefazione di Raimondo Cagiano de Azevedo) € 10 ISBN 88-89203-89-7

13. Daniele Coffaro, Destinazione (Prefazione di Pasquale Daniele Stivala) € 8 ISBN 88-89203-94-3

14. Giusy Negro, Music between Play and Communication (Introduction by Paolo Pellegrino) € 12 ISBN 88-89203-95-1

FUORI  COLLANA

 

1. Roberto Pasanisi – Gerardo Salvadori (a cura di), ‘900 e oltre. Inediti italiani di poesia contemporanea (Prefazione di Pompeo Giannantonio; Postfazione di Gerardo Salvadori; Nota di Roberto Pasanisi) € 25 ISBN 88-89203-01-3

2. A.G. Jreneus (Antonio Giorgio), Sinai e Golgota (Prefazione di Giuliano Minichiello) € 20

3. Antonella Demola, Il Guercio di Puglia. Dai centri di potere a Montalbano Vecchio € 25

4. Ernesto L’Arab  – Roberto Pasanisi (a cura di), ‘900 e oltre. Inediti italiani di prosa contemporanea (Introduzione di Giuseppe Panella; Prefazione di Ernesto L’Arab; Postfazione di Roberto Pasanisi) € 50 ISBN 88-89203-11-0

5. Ernesto L’Arab  – Roberto Pasanisi (a cura di), Con le armi della poesia. Antologia della poesia italiana contemporanea (Introduzione di Sergio Givone; Prefazione di Ernesto L’Arab; Postfazione di Roberto Pasanisi) € 25 ISBN 88-89203-24-2

9. Tiziano Soldavini, Arteterapia linguaggio non convenzionale (Prefazione di Roberto Pasanisi) € 20 ISBN 88-89203-49-8

10. Lidia Ferrara, Con rispondenze in videopagine (Prefazione di Elio Pecora – Postfazione di Giuseppe Cimmino) € 15 ISBN 88-89203-58-7

12. Nicola Maggiarra, Le avventure di Giovannone e altre favolose storie (Prefazione di Daniela Morante) € 10 ISBN 88-89203-77-3

13. Antonietta Benagiano, Multa Paucis (Prefazione di Roberto Pasanisi) € 15 ISBN 88-89203-83-8

14. Nicola Maggiarra, Matti da legare. Le avventure di Asprigno e Fortigno (Prefazione di Morena Pes) € 10 ISBN 88-89203-86-2

16. Roberto Pasanisi (a cura di), E piove in petto una dolcezza inquieta. Antologia di poesia italiana contemporanea (Prefazione di Roberto Pasanisi) € 15 ISBN 88-89203-02-1

17. Antonietta Benagiano, L’enigma in scena (Prefazione di Roberto Pasanisi) € 15 ISBN 978-88-85605-00-8

18. Roberto Pasanisi (a cura di), Duemila e oltre. Antologia di prosa breve italiana contemporanea € 20 978-88-85605-01-5

19. Paola Farneti, 15 notti (15 storie vere rivisitate) (Prefazione di Monica Toselli) € 10 ISBN 978-88-85605-03-9

21. Antonietta Benagiano, La Sirena (Prefazione di Roberto Pasanisi; traduzione in Inglese di Maria Stella Maniglia) 2019 € 15 ISBN 978-88-85605-06-0

Collana di poesia

dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli

diretta da Roberto Pasanisi

LO SPECCHIO OSCURO

sigla Catalogo degli Editori Italiani: SO

Amedea Mantovan Regazzo, Nell’aria profumo di rose… (Prefazione di Mario Bagnara) € 10 ISBN  978-88-85605-02-2

 

Collana di poesia in plaquette

dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli

diretta da Roberto Pasanisi

NUGAE

sigla Catalogo degli Editori Italiani: NU

5. Alberto Gatti, Esperimenti incatenati (con un disegno elettronico di Roberto Pasanisi, Il senso della vita) (Prefazione di Sergio Givone, Note al testo di Luciano Nanni) € 15 ISBN 88-89203-06-4

6. Alberto Gatti, Luci di periferia (con un disegno elettronico di Sara Melauri, Frattura, 1988) (Prefazione di Sergio Givone, Note al testo di Luciano Nanni) 2004 € 15

8. Francesca Savoia, In/certe stagioni (con un disegno elettronico di Roberto Pasanisi, E…) (Prefazione di Luisa Fantinel) 2007 € 15 ISBN 88-89203-26-9

11. Daniele Coffaro, Adombro (con un disegno elettronico di Roberto Pasanisi, Scintillamenti) (Prefazione di Antonio Boccalupo) 2008 € 15 ISBN 88-89203-38-2

13. Federica Minozzi, Frammenti misti (Prefazione di Giovanni Teresi) € 10 ISBN 88-89203-78-1 [ristampa 2015]

                                                RIVISTE

“Nuove Lettere” (rivista  internazionale di poesia e letteratura dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli)
“Nuove Lettere Elettroniche” (NLE) (rivista  internazionale telematica di poesia e letteratura dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli)
1990-
€ 50 all’anno

ISSN 1126-2559

“Giornale Italiano di Arteterapia” (GIA)
Annali di psicologia clinica e psicoterapia secondo il modello clinico psicoterapeutico della Psicoarteterapia del  CISAT, Centro Italiano Studî Arte-Terapia di  Napoli
2016 –
€ 50
ISSN 1126-2559

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