Un dopocena in Africa
Se ci si potesse amare
gli uni gli altri…
Una cena in Ghana ricordo
Si era con amici di colore
Si gustarono esotiche pietanze
e il pane e il vino insieme si divise
Dopo la cena forse s’era un po’
bevuto languirono le chiacchiere
ed improvviso un murmure
come di nenia o cantilena accanto
a me udii Scuoteva il capo
gli occhi bassi semichiusi scuoteva
il capo a ritmo accompagnando
il bisbiglio al mio fianco un commensale
Era del posto ma aveva fatto studi
da medico in Italia Io tesi l’orecchio
a quello strano murmure “No no no…”
intesi ” Voi bianchi i neri disprezzate…
Sempre in ogni caso come a inferiori
un disprezzo verso di noi nutrite
nel profondo del cuore quando pure
amici e non razzisti vi dichiariate… No
no…” il capo scuoteva mormorando
“No!”raggelato esclamai poiché avvertivo
un pungolo d’angoscia e d’aspra febbre
di vergogna e scoramento ardevo
“E’ così è proprio così mai noi saremo
uguali benché l’affermiate e Cristo
lo comandi!…” disse con un gemito sordo
Con imbarazzo e pena in mille modi cercai
di persuaderlo mentre in profondo interrogavo il cuore
mentre in profondo interrogavo il cuore…
Enrico Bagnato